martedì 19 novembre 2013

Parliamo del Mondo di Tenebra...


 
Giusto ieri gli amici di Gamers'R'us hanno fatto una live sul mondo di tenebra, la cosa mi ha fatto notare di non averne ancora parlato, ed eccoci qui.

Il titolo è evocativo, un mondo di oscurità, descritto come il nostro stesso mondo, ma con una differenza molto forte, i mostri esistono davvero, il giorno sembra tutto sicuro, ma la corruzione dilaga e la cattiveria impera. La notte le cose sono anche peggio, camminare da soli per le strade della grande mela non è bello come nella realtà, il vicolo sbagliato può essere fatale.

 Si sentono sussurri, mani si muovono nelle ombre, girando per strada sei sicuro, o quasi, che ti stiano seguendo e che qualcuno ti voglia morto per terra.

L'essere umano è succube dei poteri forti, se si muove fuori dalla matrice viene visto e sarà sicuramente preso di mira.



Ma cosa si cela nell'ombra?

Tutto.

Fare una festa con gli amici in una casa vecchia e abbandonata potrebbe non far sopravvivere nessuno, si inizia così
"hei amico hai sentito?" "no, che cosa?" "senti qui!" - rumori di donne lussuriose che stanno avendo un rapporto sessuale e che sembra gradire parecchio arriva dalla stanza accanto. I ragazzi, già brilli e strafatti, decidono di avventurarsi nella stanza e andare a spiare chi dei loro amici si sia appartato così.
Salite le scale i rumori aumentano, i gridolini di piacere aumentano la curiosità e una leggera brezza che viene non si sa da dove apre un po' la porta interessata.
I ragazzi si danno colpetti con i gomiti e fanno risatine assaparando la scena che verrà.


La sorpresa è tanta, la stanza è vuota, i rumori sono cessati, ma i ragazzi entrano nella stanza per cercare...

Slamp!

la porta si chiude, nessun rumore esce dalla stanza, di quei ragazzi non si saprà mai più niente.

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Il mondo di tenebra offre molte possibilità, l'esistenza stessa dei fantasmi dei vampiri e dei lupi rende il gioco affascinante anche se deve essere preso con la chiave giusta, va bene il gradimento, ma parliamo sempre di giochi a sfondo Horror, di conseguenza il Vampiro è colpito da una maledizione immensa che gli nega la vista del sole e fa sì che egli si cibi del sangue, ne sottolinea la forza e come esso diventi un parassita della vita altrui.

L'altra faccia della medaglia è che quello stesso sangue rappresenta una fonte di potere estremo, con il passare del tempo egli impara le vie del sangue attraverso la disciplina. Impara a sviluppare il sangue in forza, resistenza, velocità, ma anche per ammaliare, per oscurarsi alla vista ecc ecc. Qui in molti si perdono, il potere da alla testa e può portare facilmente a perdere di vista la maledizione.

Il dissidio interiore del cainita è costante, non è più umano, per sopravvivere vi si mischia, ma è come un pastore in mezzo agli animali, il suo vero scopo è guidare le pecore e cibersi di esse.

Quando i Vampiri entrano a contatto con gli uomini le cose si fanno drammatiche, un vampiro che crede di fare del bene salvando una persona probabilmente segnerà per sempre la vita della stessa che potrebbe essere toccata dalla follia o portata a razionalizzare e a svelare il grande segreto della loro esistenza, giungendo così alla conclusione di doverla uccidere per il bene comune.

La vita del dannato è solitaria e vuota, egli perpetua la grande maledizione che Dio scagliò contro il primo assassino, Caino. In molti dicono che tutti i vampiri derivino dal suo sangue e che personifichino sfaccettature del suo carattere.

Un vampiro che allo stesso tempo si cala perfettamente nel ruolo del dannato, guarda il lato "positivo" l'eternità è mia, dopo non c'è nulla, io sono Ora e il domani è mio.
La consapevolezza che il tempo non è più un limite ma un fattore da considerare a proprio vantaggio porta trame fitte nella mente, fare una cosa oggi che ci porti beneficio tra tanti anni non sarà un male ma un bene.

Questo tipo di vampiro vede gli umani come animali e gli altri vampiri come ostacoli ai suoi piani e inizia a tessere trame con fili invisibili che si avvinghiano alle non vite di tutti e così perde quel briciolo di umanità che gli resta diventando un pezzo di marmo che cammina. Arriverà lontano ma sarà solo un demone vestito con una pelle umana.

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I lupi, al contrario, sono sempre stati visti come bestie iraconde e irrazionali, non hanno niente di romantico e sono assolutamente da evitere.

La verità si cela nelle pieghe del tempo, i mannari sono protettori di gaia, guidati da luna contro la distruzione e sono per la preservazione della vita e l'eliminazione degli abominii.

Le forze che regolano il loro mondo si stanno sempre più corrompendo e si rivoltano contro la terra stessa, la loro è una crociata che vede una infima possibilità di riuscita, ma ci credono ancora.

Giocare un lupo (argomento da me già trattato) mette la bestia non come una cosa da nascondere e quietare, ma come uno strumento per un bene superiore, la forza della bestia può distruggere e sconfiggere i più forti dei demoni che vagano incontrastati sulla terra e che si aggirino per il regno dell'ombra, ma la forza non è tutto.

L'aspetto focale, diametralmente opposto a quello dei vampiri, è la simbiosi con il branco, da soli sono forti, ma in branco sono implacabili, il loro problema è che il loro mondo diventa sempre più forte e molti lupi stanno impazzendo e si rivoltano contro i loro fratelli veneggiando di aver visto il piano di distruzione e che sia più giusto della salvezza.

I lupi entrano raramente in contatto con gli umana, ma se accade difficilmente l'umano se lo ricorda, nell'immaginnario comune il lupo mannaro rientra nei mostri mitici, vederlo nella realtà porta il cervello a negarne l'esistenza e a cancellarlo completamente, i più forti di spirito potrebbero ricordare, ma anche lì la loro esistenza non dovrà mai venirsi a sapere e la cosa porta tremendamente ad una conclusione con pezzi di carne sparsa per i muri e una coscienza sporca di dolore per le perdite.

I punti deboli dei lupi mannari sono gli affetti, chi ne gioca uno non dovrebbe mai dimenticarlo. La preservazione della specie è tutto, la famiglia è importantissima.

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Il mondo di tenebra è vastissimo, potrei parlarne per giorni e non scalfire più di tanto la sua superficie...

Voi vi siete mai fatti un idea di cosa sia il mondo di tenebra? sarebbe così bello se fosse vero o potreste morire di paura?

Spero che l'articolo vi sia piaciuto. Vi lascio il LINK della live di Gamers'R'Us

Attendo le vostre opinioni e, nel frattempo, Buona Birra a tutti!



lunedì 18 novembre 2013

Fare birra, Che Passione!

Eccoci di nuovo qui a parlare di una delle mie più grandi passioni, La Birra.

Se seguite da un po' il blog avrete di sicuro letto tante storie e articoli che parlavano di tutt'altro, ma la verità è che Parlare della birra mi mette soggezzione, sono un grandissimo appassionato, mi piace la bevo e leggo molto a riguardo, eppure non sono un "tecnico" nel senso classico.

Produrre birra è una magia, la prima volta che vi ho assistito sono rimasto rapito dal procedimento e dal risultato finale, per questo motivo mi ci sono immerso (nel mondo della birra) e non ho intenzione di uscirne. Nella mia carriera ho lavorato presso un Birrificio Artigianale, poi ho fatto birra a casa (con pentole e kit vari) ora, con un grande amico, abbiamo fatto il passo di prendere un impiantino che ci permette di realizzare i nostri piccoli capolavori birreschi.

Cosa rende appassionante fare la birra, a casa o professionalmente? TUTTO:

L'odore del malto d'orzo è molto buono, il calore dell'impianto scalda il cuore, vedere l'acqua che assume quel color ambra dovuto alla saccarificazione ed esprime se stessa tramite degli odori intensi e dolci affascina.

Non sto qui a parlar di procedimenti, di quello ne è pieno Internet, ma di quello che si può provare nel farla da sé e della soddisfazione che c'è nello scirvere la propria ricetta e vedere questa creatura con le bollicine che fa sorridere tutti e rende le persone allegre e compagnone.

La birra è lavorata, più ne prodicete e più è "pesante" ma il peso m'è dolce sapendone il risultato finale.

Passata la parte di saccarificazione si passa al lavaggio delle trebbie, lì gli animi si caricano, il malto bagnato (trebbie esauste) viene filtrato e riutilizzato (volendo) per cucinare di tutto.





Il nostro mosto ora va verso la bollitura, si avvicina il tempo del Luppolo, quest'ingrediente quanto mai conosciuto e sconosciuto ai più, un fiore profumatissimo, dall'odore forte e penetrante, ma, a seconda del tipo, dolce, agrumato, floreale... il Luppolo è importantissimo per la preservazione della birra stessa e par la consistenza della schiuma.
Non tutti ne apprezzano l'odore, ma se vi conquista non troverete odori più buoni al mondo.

La piccola birra bolle e il nostro luppolo iniza a fare effetto, colora la birra, si espande in essa e ne diventa parte integrnate. Come un quadro quasi finito vediamo la tela quasi completa, il disegno prende forma e la birra è finita. Quasi...

La cottura arriva nel suo culmine e poi finisce, ma a seguito procediamo con il raffreddamento, portiamo la birra ad una temperatura adeguata e consona alla fermentazione, a questo punto la mettiamo nel fermentatore e inseriamo il lievito, trasformiamo gli zuccheri in alcool e lasciamo la birra riposare e lavorare da sola per il tempo che riteniamo necessario 10-15 giorni.

Ora è pronta per essere passata in bottiglia, la porzioniamo le diamo ancora un po' di zucchero e facciamo ripartire la fermentazione per la seconda volta, creiamo la carbonica e attendiamo altri 10 giorni prima di assaggiarla e gioirne.







Ditemi voi: non è forse una magia questa? un miracolo della natura?

Chiamatemi romantico,

chiamatemi come meglio credete, ma La birra è Buona Assaggiatela e vedrete!




Buona Birra a tutti!


lunedì 11 novembre 2013

Ode Alla Birra

Recentemente, durante un corso che frequento, è stato chiesto ai partecipanti di scrivere una poesia con le lettere dell'alfabeto italiano dando loro un senso compiuto.
Di seguito vi riporto la mia. Mi ha dato molto gusto scriverla, ed è pertinente con uno dei temi caldi della Locanda... La Birra!!



Adorata Birra Che Dolce E Fragrante Gioisco,
Ha Luppolo Malto,
Non Oso Perder Questa Romantica Schiuma,
Tua,
Una Volta Zelante.

Buona Birra a tutti!!

mercoledì 6 novembre 2013

Pathfinder: Classe Oracolo

E' da un po' che non parlo di Pathfinder, oggi voglio parlarvi dell'oracolo.

La classe dell'oracolo è molto intrigante, spunti narrativi a gogo e sciccherie molto fantasiose.
Come la potremmo definire? uno stregone divino, ma mentre lo stregone viene identificato tramite il sangue che gli scorre nelle vene (draconico, demoniaco, elementale e così via) l'oracolo viene "scelto" da una serie di divinità che gli concedono immensi poteri.

"Quando ero piccolo giocavo sempre vicino mia madre che cucinava, quando mio padre accendeva il fuoco ero sempre lì davanti, le fiamme sono belle, sembrano vive come animali, le lingue di fuoco disegnano cose nell'aria e il potere che mi trasmettono è inebriante. Poche sono le cose che resistono al fuoco. Io sono il fuoco!"

 Questo è un esempio di come un oracolo si sente spinto verso il "mistero" che guiderà la sua vita, nell'esempio si parla del mistero della fiamma, tutto ciò che concede il mistero ha a che fare con il fuoco, tra le cose che mi hanno colpito c'è la magia infuocata: ogni volta che un avversario non passa il tiro salvezza contro un incantesimo di fuoco dell'oracolo esso prende fuoco e subisce livello (dell'oracolo) danni da fuoco per 1d4 round.



Al di là del tecnicismo la classe è intrigante per vari aspetti, insieme al mistero l'oracolo vine colpito da una maledizione, essa lo accompagnerà per il resto della sua vita e ne condizionerà la quotidianetà. Tra le maledizioni proposte c'è la sordità, la claudicanza, la consunzione e l'infestazione (non li ho elencati tutti) già dai nomi si capisce quali saranno le implicazioni primarie, non sentire è una fortissima disabilità nella realtà e non scherza neanche nel gioco, zoppicare porta svantaggi banali, ma giocato bene può essere un forte cruccio del personaggio, ma consunzione implica la decomposizione del corpo, non è mica da ridere, l'infestazione può portare un pg alla pazzia visto che viene seguito da spiriti malevoli che gli fanno dispetti e gli sussurrano cose che potrebbero distrarlo.

Gli oracoli potrebbero vedere le maledizioni come tali e lagnarsene o vergognarsene creando nei pg momenti di ruolo in cui si sentono oppressi e intrappolati in situazioni che non gli appartengono.

Esempio: "non ho chiesto io di avere la possibilità di curare il mondo, non mi interessa essere stata scelta. I miei occhi non vedono quasi nulla, ogni passo che faccio mi ricorda che non sono una donna come le altre, ogni nefandezza che vedo mi porta ad odiare quello che posso fare. Io voglio solo essere una donna normale, sposarmi avere una famiglia e vivere felice"

L'oracolo che abbraccia la sua condizione potrebbe essere un esaltato, esempio:




 "Io sono l'incarnazione della battaglia, il mio corpo mostra segni di morte, la mia pelle è avvizzita e consunta, ma allo stesso tempo in me le persone vedono il volere degli dei. Io porto Morte, io sono l'arma degli dei. Io distruggerò i loro nemici. Guardatemi! Guardate il martello che infrangerà i vostri sogni e spezzerà le vostre vite!"








Le sfaccettature sono molteplici. se avessero fatto questa classe anche solo con le rivelazioni e senza incantesimi sarebbe stata mitica lo stesso. Consiglio di giocarla a chi volesse un confronto forte tra Maledizione e benedizione.

Voi cosa ne pensate?

fatemelo sapere e, nel frattempo, BUONA BIRRA!