mercoledì 6 novembre 2013

Pathfinder: Classe Oracolo

E' da un po' che non parlo di Pathfinder, oggi voglio parlarvi dell'oracolo.

La classe dell'oracolo è molto intrigante, spunti narrativi a gogo e sciccherie molto fantasiose.
Come la potremmo definire? uno stregone divino, ma mentre lo stregone viene identificato tramite il sangue che gli scorre nelle vene (draconico, demoniaco, elementale e così via) l'oracolo viene "scelto" da una serie di divinità che gli concedono immensi poteri.

"Quando ero piccolo giocavo sempre vicino mia madre che cucinava, quando mio padre accendeva il fuoco ero sempre lì davanti, le fiamme sono belle, sembrano vive come animali, le lingue di fuoco disegnano cose nell'aria e il potere che mi trasmettono è inebriante. Poche sono le cose che resistono al fuoco. Io sono il fuoco!"

 Questo è un esempio di come un oracolo si sente spinto verso il "mistero" che guiderà la sua vita, nell'esempio si parla del mistero della fiamma, tutto ciò che concede il mistero ha a che fare con il fuoco, tra le cose che mi hanno colpito c'è la magia infuocata: ogni volta che un avversario non passa il tiro salvezza contro un incantesimo di fuoco dell'oracolo esso prende fuoco e subisce livello (dell'oracolo) danni da fuoco per 1d4 round.



Al di là del tecnicismo la classe è intrigante per vari aspetti, insieme al mistero l'oracolo vine colpito da una maledizione, essa lo accompagnerà per il resto della sua vita e ne condizionerà la quotidianetà. Tra le maledizioni proposte c'è la sordità, la claudicanza, la consunzione e l'infestazione (non li ho elencati tutti) già dai nomi si capisce quali saranno le implicazioni primarie, non sentire è una fortissima disabilità nella realtà e non scherza neanche nel gioco, zoppicare porta svantaggi banali, ma giocato bene può essere un forte cruccio del personaggio, ma consunzione implica la decomposizione del corpo, non è mica da ridere, l'infestazione può portare un pg alla pazzia visto che viene seguito da spiriti malevoli che gli fanno dispetti e gli sussurrano cose che potrebbero distrarlo.

Gli oracoli potrebbero vedere le maledizioni come tali e lagnarsene o vergognarsene creando nei pg momenti di ruolo in cui si sentono oppressi e intrappolati in situazioni che non gli appartengono.

Esempio: "non ho chiesto io di avere la possibilità di curare il mondo, non mi interessa essere stata scelta. I miei occhi non vedono quasi nulla, ogni passo che faccio mi ricorda che non sono una donna come le altre, ogni nefandezza che vedo mi porta ad odiare quello che posso fare. Io voglio solo essere una donna normale, sposarmi avere una famiglia e vivere felice"

L'oracolo che abbraccia la sua condizione potrebbe essere un esaltato, esempio:




 "Io sono l'incarnazione della battaglia, il mio corpo mostra segni di morte, la mia pelle è avvizzita e consunta, ma allo stesso tempo in me le persone vedono il volere degli dei. Io porto Morte, io sono l'arma degli dei. Io distruggerò i loro nemici. Guardatemi! Guardate il martello che infrangerà i vostri sogni e spezzerà le vostre vite!"








Le sfaccettature sono molteplici. se avessero fatto questa classe anche solo con le rivelazioni e senza incantesimi sarebbe stata mitica lo stesso. Consiglio di giocarla a chi volesse un confronto forte tra Maledizione e benedizione.

Voi cosa ne pensate?

fatemelo sapere e, nel frattempo, BUONA BIRRA!


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