martedì 27 settembre 2011

Spaccato di vita del villaggio di ORGRIMMAR

Sono passati tre giorni ormai dalla fine della battaglia contro i figli del male, le persone cominciano a sentirsi più tranquille e la ricostruzione ha inizio, dove un tempo c’era l’edificio principale e sede dei capi della città di Orgrimmar ora c’è una grande tenda militare, ampia e confortevole, all’interno vi è Turok, capo della città e figlio sommo del Sole Invitto, lui ha sfidato l’impero dei sangue di drago e si pone come nuovo baluardo per le genti libere delle terre degli sciacalli. Seduto alla scrivania controlla alcuni documenti riguardanti i danni e le perdite del villaggio, al suo fianco un martello gigante poggiato nel terreno battuto si erge mostrando gloria e potenza, “maglio del giudizio” così lo chiama… sul fianco opposto la sua armatura di piastre e riposta sul trespolo pulita e lucidata.
Le labbra si muovono in parole solo pensate, ce la faremo a contrastare l’imminente caccia? Gli uomini sono provati, le donne spaventate, anche se riportiamo vittorie su vittorie, arrivano sempre più organizzati e potenti… Un raggio di sole penetra tra le pieghe della tenda aperta da Aranel, stregona e medico del villaggio, il volto scuro, il viso rigato da una lacrima asciugata di recente, si fa avanti e senza parlare poggia dei fogli con il numero di vittime e superstiti… entrambi contemplano in silenzio le perdite, non sono molte ma poco a poco cominciano ad essere sempre meno soldati vivi.
Non ti preoccupare Aranel, non siamo soli, ce la faremo.
All’esterno i superstiti ricominciano a vivere, i carri ripartono per i campi, i mercanti vanno e vengono, le fucine battono il ferro, i soldati danno una mano a ricostruire, in un angolo della caserma Mizar parla con Aldair, eccelso corrotto che vuole redimersi, la sua presenza non è molto gradita agli occhi di tutti, è inquietante e potrebbe fare il doppio gioco, ma Mizar si fida ancora di lui e la cosa tanto basta a Turok per permettergli di restare, al di fuori del villaggio Hermes “volpe Argentata” e Ambra “signora della notte quieta” perlustrano con il corpo speciale ninja le zone limitrofe per fare una ronda veloce a lungo raggio. All’interno della locanda del Pesce Palla il grande Michelangelo dell’alabarda insieme al fido Esculapio intrattengono cittadini e stranieri con storie di battaglie epiche e sfide mortali, nella bottega della piuma leggera Aranel si mette a studiare metodi di medicina antichi ma tutt’altro che superati, tra i libri che sono sulla scrivania ve ne sono molti con titoli impronunciabili che emanano magia ed essenza, lo studio e scuro e silenzioso, candele illuminano anche di giorno e i vetri sono leggermente oscurati per garantire privacy.
In una fucina lontana e grande più del doppio delle altre, mastro Kell lavora incessantemente a nuovi ammennicoli e potenti armi la cui provenienza tecnologica è ormai andata persa negli anni, sono tutti indaffarati e concentrati in qualcosa…

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