sabato 12 maggio 2012

Classe MAGO

Una grande torre, rumori di pergamene mosse dal vento, una penna scrive da sola su un grande libro rilegato in pelle, alambicchi fumosi e provette su tutto il tavolo, una scala a chioccia sale alla stanza superiore, una sala vuota con bruciature al muro e cocci rotti a terra, una scopa solitaria pulisce il pavimento, continuando a salire troviamo la biblioteca dove un uomo dalla lunga barba grigia legge dei tomi mentre sorseggia una bevanda calda, fa una mossa con la mano per girare la pagina. Alza gli occhi a guardare uno scaffale, socchiude gli occhi e poi chiama a voce alta “le rivelazioni della madre terra, volume terzo” dallo scaffale si muove e vola verso di lui un tomo traballante ed incerto che infine si poggia vicino a lui il quale inizia a sfogliarlo per cercare il passo del libro che gli interessava...

Il mago è una classe studiosa, la sapienza e le nozioni sono la cosa più importante per lui, in tutti i sensi la conoscenza è potere per lui, è pratico delle sfaccettature del mondo, quelle raccontate nelle pieghe dei libri scritti da lui stesso o da qualche altro studioso. A volte ricorda l’inizio del suo cammino quando doveva fare esperienza nell’arte magica andando per le città ed i paesi a lavorare per pochi soldi, ma non è più così...

Cosa cambia alla classe MAGO in Pathfinder?

La classe di per sé è stata potenziata, cominciando dai punti ferita aumentati di una categoria (dal D4 al D6) ma non solo, i maghi sono soliti andare in giro con dei fedelissimi compagni animali, rospi, gatti, corvi ecc... ora come ora esso concede un bonus al possessore e può aiutarlo in alcune faccende minori, non è un combattente, ma un aiutante, il corvo può planare e comunicare ciò che ha visto, il gatto può intrufolarsi agilmente e osservare per il suo padrone dentro stanze dove lui non può ancora accedere e così via.

Alternativamente egli può scegliere di partire con un oggetto, un oggetto a cui si lega permanentemente e tramite il quale concentra la sua energia magica, diciamo un anello? ma può anche essere un arma, diciamo una spada, la spada in questione parte, di base, come un arma perfetta, l’incantatore può incantarla più facilmente di un oggetto normale e tramite esso può accedere al potere del libro degli incantesimi lanciano un incantesimo aggiuntivo che egli non aveva preparato... Ma, (c’è sempre un ma) nel caso l’oggetto gli venisse sottratto o si rompesse egli avrebbe molte difficoltà a lanciare gli incantesimi fino al momento in cui non ripristina il legame con un altro oggetto, con molta difficoltà intendo che per ogni incantesimo egli deve tirare un tiro di concentrazione con una difficoltà altissima (mi pare 20+ livello dell’incantesimo) e non è poco.

Altra novità interessante, alla creazione del personaggio egli decide di specializzarsi in una scuola di magia, ad esempio trasmutazione (la scuola di magia di incantesimi tipo forza del toro) questa specializzazione concede dei benefici nel tempo (e nei livelli) ad esempio ogni mattina quando prepara gli incantesimi mattutini egli decide di potenziare una caratteristica fisica per il resto della giornata, il potenziamento è in base al livello (+1 ogni 5 livelli) fino ad arrivare a poter cambiare forma di propria iniziativa per un numero di round pari al suo livello, non poco direi.
Ma dove il mago trova la sua forza, e la sua debolezza intrinseca?
Negli incantesimi stessi.
Un mago, a differenza di uno stregone, la mattina deve studiare gli incantesimi che potrà lanciare quel giorno, è la sua “maledizione” le parole che impara la mattina, una volta pronunciate, cadono nell’oblio della memoria, quindi la decisione non è mai facile, ma egli può viaggiare per il mondo e cercarne altri, gli basta trascriverlo sul suo libro magico e studiarlo all’occasione, può impararne qualsiasi e, ad alti livelli, potrebbe anche crearne di suoi.

Decisamente non sono un fan di questa classe, ma Pathfinder ha messo i presupposti per giocarlo in maniera molto affascinante, non sono un tipo attendista quindi lo giocherei girovago e con voglia di avventura, con voglia di mostrarsi e, nonostante i suo pochi punti ferita, intimidire con il potere della conoscenza tutti quelli che lo infastidiscono.

Voi cosa ne pensate? Come giochereste il mago?

Fatemi sapere e, nel frattempo, buona BIRRA a tutti!!!

Nessun commento:

Posta un commento