martedì 1 maggio 2012

Classe PALADINO

Un ombra gigante e nera sovrasta la città, tutti scappano in preda alla paura o sono chiusi in casa dal terrore, sembra che nessuno possa opporsi a lui...
La disperazione cresce negli occhi e nel cuore della gente, sono poche le ore rimaste prima della disfatta completa. Anche il re non ha più speranza, cosa faremo?

Da Lontano a sud della città si vede arrivare un cavaliere, il cielo nero fa filtrare un raggio di sole che illumina l’armatura che scintilla argentea, uno scudo grande, una spada pende dalla sella, l’elmo porta l’effige del buon dio protettore della città.

Si ode una voce forte e sicura “aprite il cancello!” egli entra in città e si dirige verso il centro, il tempo sta davvero per scadere, tutti gli si fanno incontro e lo guardano con un misto di disperazione e speranza, parole chiare e senza l’ombra di paura escono dalla sua bocca, parole rassicuranti e incoraggianti.

In pochi momenti egli organizza la guardia cittadina, si mette alla sua testa e marcia contro la grande ombra. Sguaina la spada e la alza in cielo invocando il dio buono che gli risponde facendo sfolgorare la lama e generando un energia che scalda il cuore a tutti gli alleati vicini, dopotutto la battaglia non sembra così disperata...

Chi meglio del paladino incarna l’idea di condottiero e di eroe? Non credo ci sia di meglio...
LA classe, in potenziale, con più bonus misti, dal combattimento alle cure, che esista nel gioco.

Già solo guardandolo un paladino da l’idea di essere forte, ma non solo, anche benedetto dalla luce divina, al contrario di un chierico un paladino è un ottimo combattente (il chierico lo è medio) ma il contatto con la divinità lo rende un campione indiscusso.

In Pathfinder il paladino è più forte che mai, le abilità magiche di combattimento sono imparagonabili, “punire il male” (abilità di combattimento storica) non è un singolo colpo “o la va o la spacca” bensì un bonus duraturo che dura fino alla fine del combattimento!!! Egli può imporre le mani e invocare le indulgenze (potere esclusivo del paladino) che rimuovono malattie e tolgono malus al ricevente. ma la cosa più tosta del paladino è il legame divino... Al Quinto livello egli sviluppa il legame con la divinità e ha 2 opzioni...

1 - La divinità concede al paladino una cavalcatura al pari di Ombromanto (LoTR cit.)... In pratica un cavallo da guerra pesante che viene considerato un Compagno Animale per il Paladino con livello equivalente da druido pari a 1 a 1... il ché significa che al quindi livello arriva una cavalcatura che ha già 5 livelli da compagno animale con i relativi bonus (assolutamente non pochi) e la fedeltà assoluta del compagno.

2 - Un legame diretto è fortissimo... Egli all’inizio del combattimento estrae la spada e invoca il potere del proprio dio che gli concede un bonus alla spada... Questo bonus è in base al livello, ma il potere che ne deriva viene scelto dal giocatore... Il ché significa che un Paladino che ha solo la sua spada normale invoca il potere al quinto livello è ottiene un +1 che può “spendere” o per avere un +1 a colpire/danno o per scegliere un potere da +1 equivalente... capite la cosa davvero forte? Vi trovate in un combattimento contro dei giganti, estraete la spada e la spada ottiene bonus ANATEMA giganti... aumentando il danno di 2d6 e con un +2 a colpire/danno...

I fantastici bonus del paladino non finiscono qui, egli incanalerà energia positiva come un chierico e comunque ha una lista di incantesimi a cui attingere giornalmente...

Come potete capire ha moltissimi vantaggi, ma vediamo lo svantaggio, e sì, uno svantaggio c’è sempre quando c’è tutto questo vantaggio.

Egli ha una condotta di comportamento e un allineamento forzato. Non potrà mai distaccarsi dall’essere L/B e si comporta in maniera sempre retta e giusta. molti penseranno che sia facile, ma sono pronto a contraddirvi anche subito.

In un gruppo di ruolo difficilmente ci si comporta sempre bene, i pg più pratici sanno che lasciare in vita un avversario che si è arreso non sempre è una buona idea, un paladino difficilmente lo ucciderà (se si è arreso) un atro non si farebbe remore, la moralità è opinabile in un gioco simile.

Un paladino non aiuterà mai e non andrà mai in giro con un personaggio malvagio, se non si seguono le sue regole egli se ne andrà, se il comportamento del cattivo è eccessivo potrebbero anche scontrarsi.

come vedete anche voi non è semplice giocarlo, ma di sicuro in un gruppo di buoni un paladino è una scelta più che azzeccata.

Che cosa ne pensate?

Fatemi sapere e nel frattempo, BUONA BIRRA A TUTTI!!!

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